Studio della teoria
"La teoria è indispensabile per suonare bene?" - Daniela
No, la teoria non è indispensabile per suonare bene.
Si possono citare infatti chitarristi illustri, autori di grandi opere d'arte, i quali spesso non erano pienamente consapevoli di ciò che stavano facendo, sebbene avessero quasi sempre conoscenze tecniche anche articolate e complesse.
La teoria musicale non è indispensabile per suonare, così come saper leggere non è indispensabile per saper parlare una lingua.
Ma, proprio come la scrittura, la teoria ha un'utilità soprattutto per ciò che riguarda la comunicazione, ovvero la capacità di interpretare e di addentrarsi approfonditamente nella costruzione delle opere d'arte realizzate da altri, anche in altre epoche. Oppure la possibilità di comunicare ad altri musicisti le proprie indicazioni, il modo in cui eseguire un'opera musicale e molto altro.
Ad esempio oggi possiamo sapere quello che hanno scritto i grandi del passato grazie appunto alla teoria, in questo caso ad una parte di essa chiamata notazione musicale.
Ricorda comunque che ogni teoria è un modo di interpretare la realtà, non è la realtà stessa. Dunque ogni epoca ha la sua teoria, costruita sulle opere degli artisti del suo tempo, e muta continuamente.
Anche per gustare un'opera d'arte non è necessario conoscere la teoria, poiché la musica "arriva", o "non arriva", al di là delle conoscenze teoriche. Tuttavia queste ultime garantiscono una comprensione intellettuale della musica, e quindi possono determinare una sorta di emozione intellettuale come, ad esempio, lo stupore di un'invenzione, di qualcosa di inconsueto, di innovativo, di creativo. Non è un puro sentimento, ma un'emozione dettata dalla conoscenza.
Infine, se intendi diventare una professionista, sappi che la teoria musicale è fondamentale: è come il cacciavite e il martello per un artigiano: devi sempre averli nella cassetta degli attrezzi, poi magari non li usi, ma prima o poi ti servono, vedrai!
Lorenzo