Avere un suono personale
"Cosa consigliate per riuscire a formare e trovare il proprio suono?" - Martin
Formare e trovare il proprio suono è l'obiettivo finale di ogni artista. La capacità di farsi riconoscere è la caratteristica dei grandi, tanto è vero che sapremmo subito riconoscere Mark Knopfler, Carlos Santana, B.B. King o Jimi Hendrix dopo aver sentito anche solo due note, al contrario magari di altri chitarristi estremamente preparati da un punto di vista tecnico e intellettuale, i quali però mancano di questa peculiarità.
Per riuscire a trovare un proprio suono molte persone partono dalla parte finale, cioè dalla strumentazione - amplificatori, chitarre, ecc. - tuttavia è necessario trovare il proprio suono indipendentemente dallo strumento che si utilizza; infatti, tutti i grandi, compresi quelli sopra citati, possono riprodurre il proprio suono su qualsiasi strumento poiché il suono è determinato anche da un certo tocco, dal modo di tenere il plettro, dal tipo di plettro, dalla pronuncia delle frasi, dal linguaggio stesso che è dunque il contenuto musicale di ciò che si suona. Dunque l'aspetto della strumentazione è importante, ma non definitivo.
Allo stesso tempo è importante sperimentare molto con chitarre, amplificatori, corde e plettri. La sperimentazione può sembrare una perdita di tempo, tuttavia il frutto di lunghe sessioni di sperimentazione, può essere una serie di caratteristiche uniche nel proprio suono, un suono che ci possa rappresentare davvero e per tutta la vita.
Per quanto riguarda lo sviluppo del linguaggio personale, al di fuori dunque della sperimentazione timbrica tramite effetti, amplificatori, ecc. è altrettanto importante suonare con la chitarra non amplificata, oppure con la chitarra classica o comunque con il minimo indispensabile in modo da suonare lo strumento scevro da effetti e funzioni che manipolano e alterano il suono.